lunedì 31 agosto 2009

torno subito

storie disattese,avevi ragione.era scritto davanti i nostri occhi, peccato non aver imparato a leggere prima.tanti ritagli di giornale che formano sequenze coordinate sconnesse.una piccola lezione di vita.mai avere troppa fiducia in sé stessi.

domenica 30 agosto 2009

due giorni fa

la fine dell'estate tra i sussurri delle serrande.
alle due di notte mi alzo angosciato dalla noia.esco fuori, sul balcone.i muri che dormono.le finestre dagli occhi socchiusi.il vento che geme parole lontane, altre vite che si confondono,viscere schiuse.la storia e il progresso, la sincronia di schopenhauer, la diacronia di hegel.il mondo come apparenza, il mondo come parvenza: il mondo come inganno.la polvere delle comete, il disorientamento cosmico, il disordine universale.l'assoluto che non può che volere, che non può non volere se stesso.mentre, lontano, sei da qualche parte.non posso fare a meno di sorridere.maledizione.

venerdì 28 agosto 2009

qui auget scientiam, auget et dolorem

una grande verità è in fondo una piccola bugia.

martedì 25 agosto 2009

la perfezione del freddo

con quel senso di calma appiccicato alla testa.che nasconde pensieri innocenti e sporchi.dietro ai sensi dell'estate, il profumo degli scogli, la voce stordente delle onde inossidabili calme ripetitive,il colore del cielo vuoto, il dolore del mare, la tua pelle."non c'è niente di sbagliato",mi ripetevo per non pentirmi della felicità.ma anche agosto cade, il 25 notte.e apre la porta alla perfezione del freddo.

lunedì 10 agosto 2009

scissione (I)

ad essere attratti dai buchi neri.senza ritegno.senza la dignità di farsi male.cadono le bombe a san lorenzo.mentre qualcuno sposta i quadri dei nostri cieli impressionisti.fammi male.fammi male.fammi male.non farmi male, ti prego.i tuoi occhi per misurare il disordine dell'universo.in mezzo, qualche piccola particella che smuove la nostra memoria.dove siamo iniziati?

giovedì 6 agosto 2009

auguri sap

auguri per ieri, sap.un anno in più.più tasso alcolemico alle spalle.meno pensieri per la testa.o almeno illudiamocene.

martedì 4 agosto 2009

non pensavo

a guardare panni stesi che agitano parole convulse e scuotono le autocoscienze dei balconi.qualcuno ieri sera mi ha detto: "non pensavo che le persone cambiassero": il gioco sta tutto lì.nel prenderci per il culo pensando di cambiare.quando vedere le strade percorse è un gemito confortante.di un dolore lontano che ti scalda.adesso tremi per le tensioni esistenziali.prima fremevi per il vento cadente della giovinezza.domani giacerai immobile sotto il sole malato di nonsodovenecomeneperchè.alla fine torniamo sempre a casa.alla fine torniamo sempre da noi.niente ci salva da quello che siamo.

lunedì 3 agosto 2009

per fare la lampada al sole

in questa estate pallida che sa di residui di te e musica trascinata male.di spiagge con troppi interrogative sul futuro della sabbia e scarichi fognari che inquinano il nostro turismo salvando le mafie in via d'estinzione.portiamo ancora i segni di un inverno troppo duro per passare di nuovo al pronto soccorso.gli sfoghi sono per gente perbene, noi preferiamo morire senza che nessuno se ne accorga.tra le pietre del mare e i pensieri delle piattaforme.che estraggono metano dalla nostra terra.povera solo per chi muore di fame.di sete.di perchè senza risposte.