lunedì 22 marzo 2010

zanzare

stavano attente.intente alla ricerca di niente.forse dell'attimo, ma non ne sono coscienti.vivono sterilmente.molli, nella loro rigidità.vanno alla ricerca perenne di quella fonte che costituirà, ammaliatrice fomite di tentazione, una morte dolorosamente stupida e insensata.non posso fare a meno di chiuderle fuori.non volevo vedere come sarebbero andate incontro alla loro fine, non potevo.sarebbe stato troppo.non avrei potuto capirlo, sarebbe stato un silenzio fragoroso, vuoto.e mi avrebbe lasciato solo con quella sensazione dolciastra e bianca, malata.non volevo, non potevo.non proprio oggi.

sabato 20 marzo 2010

perchè

"Improvvisamente si accese la scrivania. Ciò che avevo davanti e osservavo con distratta riluttanza, prese a manifestarsi con prepotenza, scoppiandomi in faccia il colore accecante del legno in tutta la sua piattezza; un bagliore insensato, che rigettò i miei pensieri in una prospettiva concreta, impedendomi di rintanarmi in quella realtà che doveva, paradossalmente, essere lontanissima dall'oggetto dello stesso mio pensare...un rigurgito pieno: si è messo a urlare il fon. Non ne potevo più. Adesso ero in balìa dell'ansia, la cui eco era presente viva nel mio mal di testa. Non riuscivo a sopportare niente: il passo banalmente deciso di mio fratello, il rumore della ventola del bagno, l'onda sommersa dei libri davanti a me. E tutto era uno spaccato in cui dovevo tuffarmi, che dovevo tenere in mano, per evitare di pensare, di pensarci.....altrimenti, sarebbe stata la fine."

incomprensioni

qualcuno mi dica perchè il mondo sia impossibilitato a capire.certe volte mi vedo addosso il risolino maligno del mio esistenzialista preferito che ha tutta l'aria di dire "te l'avevo detto!"

domenica 14 marzo 2010

l'orizzonte degli eventi

come se spazio e tempo fossero solo diramazioni della nostra mente:categorizzare sarebbe connaturato alla nostra indole.poi rompiamo gli schemi.rompiamo le teste.rompiamo i cuori.rompiamo i rumori.rompiamo i sogni.rompiamo i pensieri.e il cielo scoppia.

adesso vorrei solamente concedere un pò di spazio alle onde del mare, regalare un momento alla percezione.sentimento e forma.lasciarmi carpire dall'inquadratura estetica.realizzare una fusione panteistica che mi immerga in un quadro d'autore.realizzare una connessione con la struttura del reale, diventarne un elemento in relazione.e sciogliere un pensiero.dare vita a una nuova corrispondenza, la forma logica del pensiero, immagine logica, che abbraccia un oscuro rapporto con la realtà dei fenomeni.