lunedì 14 dicembre 2009

imperfetto

come la pioggia che inganna la strada.quello che succede senza preavviso non è mai niente di buono è l'effetto collaterale alla nostra miseria il prodotto accessorio della nostra mancanza di senso della nostra incapacità di vivere del bisogno di soffrire della necessità di essere finiti.come le nuvole che fanno finta di proteggerci da un sole avaro un sole che non sa amare un sole che assiste gelido alla nostra sconfitta alimentando giorno dopo giorno i rimpianti e le angosce.sarebbe stato meglio non pensare troppo e non rendersi conto di essere produttori di antinomie contraddizioni viventi che non cessano mai di eccitare l'ilarità del destino.

eppure ricordo ancora i miei sogni sfumare nell'ebrezza di un'estate nel vento mite di giugno sorridere al mare infinito e agli incendi controllati alla nudità dei nostri costumi e agli arrampicatori sociali mentre volevo perdermi nel pensiero di non avere pensieri l'unico sollievo prima di incontrarti.