la fiducia non ha più prezzo.e un "che" prima di iniziare a parlare vale più di mille parole.e ci costruisce addosso l'immagine di quello che non siamo.
non capisco.
non capisco.
non capisco.
non casipco.
ono saciopc.
se il linguaggio è il 2% in più rispetto a uno scimpanzé vada a farsi fottere insieme ai sogni metallizzati dei paradisi artificiali.
martedì 28 luglio 2009
h
quando appendiamo i ricordi sui muri della memoria incollati con nastro isolante.per non viverli più.per non rimanere bruciati.
sabato 18 luglio 2009
incipit
perchè per te probabilmente l'origine di tutto è il torto, e per me invece l'origine di tutto è l'amore.però probabilmente resteremo a guardare io il tuo torto sublime e pietoso, tu il mio amore malato e assassino. e affogheremo insieme cercando di capire chi ha sbagliato, senza renderci conto che in mezzo ci stava qualcos'altro che abbiamo perso per sempre.perchè tu non rinunci al piacere di soffrire, e io al dolore di amare.
mercoledì 8 luglio 2009
un altro sabato
il sabato sera ad affogare discorsi interiori.a destrutturare sogni.a cancellare fuochi d'artificio.a spegnere le stelle sulla pelle.che fanno più male delle cicche, che fanno meno male delle tue parole.delle tue paure.dei tuoi pensieri infranti contro i muri.senza incidenti i percorsi sarebbero lineari ma la matematica delle malattie interiori è una forza centrifuga.che ci spinge verso i precipizi.sabato sera.ubriachi di lampioni e puttane.mentre le fontane ci pisciano addosso.
processi di decontestualizzazione
la pioggia d'estate.che non te l'aspetti.forzando le gocce nella ricerca dei miei spasmi.delle mie inclinazioni.dei tuoi dolori.la pioggia d'estate.rinfresca le parole.di noia e di gelosia.la pioggia d'estate è pioggia dei miei giorni è l'aridità vinta dai cicli è il contesto forzato dei pomeriggi senza vita è sangue.che chiama altro sangue.che chiama altri orizzonti.che chiama altre stagioni.che grida intorno al vuoto.
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