mercoledì 8 luglio 2009

un altro sabato

il sabato sera ad affogare discorsi interiori.a destrutturare sogni.a cancellare fuochi d'artificio.a spegnere le stelle sulla pelle.che fanno più male delle cicche, che fanno meno male delle tue parole.delle tue paure.dei tuoi pensieri infranti contro i muri.senza incidenti i percorsi sarebbero lineari ma la matematica delle malattie interiori è una forza centrifuga.che ci spinge verso i precipizi.sabato sera.ubriachi di lampioni e puttane.mentre le fontane ci pisciano addosso.

1 commento:

Zoe ha detto...

Decisamente "senza parole"!
complimenti fanciullo,continui a lasciarmi a bocca aperta!
"Da grande voglio scrivere come te".

Beso!!