sabato 4 aprile 2009

l'unico punto interrogativo degno di non essere risolto

non avremo mai abbastanza acqua per le nostre gole aride secche che deperiscono al sole della tua stanza buia.tra di noi giganteggia il silenzio dopo le convulsioni ma non sono serviti a niente tutte le nostre belle parole ora c'è solo silenzio.un vuoto pesante ed arido come se sapesse della memoria delle nostre vite passate.quelle che abbiamo davvero vissuto.quelle che ormai ci appartengono.ti appartengono.sono l'odore della tua pelle.che sa di sigarette spente troppe volte senza neanche una lacrima versata e sorrisi insolenti l'unica arma contro l'esistenza che vince sempre che vince troppo che l'unico bottino sono i nostri corpi crudi animati da passioni non nostre.ma forse quel vuoto neanche c'è e all'improvviso anche l'unica amara certezza in cui stavi per spirare dolcemente scompare.ci sei tu.ci sono io.ci siamo noi?c'è ancora vuoto tra me e te o la distanza è sempre stata immaginaria e perchè cazzo le serrande ridono di me sbattendomi in faccia il giorno che anche la notte svanisce sotto i colpi della luce per tornare poi mestamente a trionfare e solo io non riesco a capirci niente.

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