domenica 5 aprile 2009
il peso
posso solo amare l'idealizzazione di un momento.dei pomeriggi sepolti sotto gli alberi di periferia.del canto di un battesimo lontano che ci liberi da ogni vincolo.da ogni costrizione.che ci chiama finalmente a non vivere.le sere tiepide passate con il vento mentre eri tu a soffiare in mezzo agli alberi le notti d'agosto e tutto era facile quando sapevo di non sapere.e se c'è qualcosa di reale è accorgersi che non c'è niente di reale.che il tempo perso è definitivamente andato e quello che verrà è già il triste ricordo dell'asfalto battuto troppe volte.che porta in troppe direzioni.ci innamoriamo sempre troppo solo di noi stessi.io mi proietto su di te e le immagini mentali questa volta non possono interrompere il corso dei miei pensieri.il flusso inesauribile grumoso di non so dove.le strutture sottostanti le nostre capacità linguistiche.i territori inesplorati e le nostre dita che diventano vive.che si animano di propri pensieri.che esplorano le costellazioni di gemiti inariditi.è tutto sempre troppo banale per non caderci di nuovo.
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