di questo mese di transizione non so più che farne.sento solo sospiri malati e lenti rantoli d'agonia che pregano perchè passi una legge sull'eutanasia.dalla finestra urla il freddo che aspetta il suo turno per portare le persone a chiudersi dentro sé stesse.a cercare calore e luce dove c'è un gelido buio.
è l'attesa che uccide.è l'incedere pesante delle ore che portano con sé il giogo della vecchiaia del tempo.le ore che nascono vecchie.le ore che fanno sostanza del loro precariato.fuori c'è sempre vita, almeno credo.ma se potessi battere i rintocchi dei secondi che separano dalla fine, l'angoscia placherebbe questo tiepido morire.
giovedì 29 ottobre 2009
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